DISCOVER VITTORIO VENETO

SANT’AUGUSTA

La salita inizia accanto al Duomo di Serravalle, dalla caratteristica scalinata monumentale. Questa scala è costruita al posto dell’antica “Porta del Terraglio”, demolita nel 1931. Salendo con la giusta calma, si raggiunge il santuario in un’ora scarsa. L’itinerario è molto frequentato dai Vittoriesi, soprattutto di domenica.

Hisilicon Balong

Salite i gradini caratterizzati dalla bella fontana e dall’imponente statua di Sant’Augusta. La salita è piuttosto ripida, lungo un sentiero acciottolato. Questa è caratterizzata da alcuni bei capitelli e veri oratori più o meno restaurati che si incontrano ad ogni curva. Il panorama si allarga e spazia sulla conca che racchiude Vittorio Veneto. In prossimità del santuario, si attraversa una bella torretta medievale per raggiungere la grande scalinata che conduce al sagrato. La parte più antica della chiesa contiene le reliquie del santo del IV secolo e presenta affreschi del XV secolo. La festa del santo si tiene il 22 agosto e i suoi fuochi d’artificio sono famosi.

Il bar/ristorante, il “Ristoro S. Augusta”, vi darà l’opportunità di bere o mangiare qualcosa. Nei fine settimana è meglio prenotare. Si può ammirare il panorama. Partendo dalle colline di Fregona fino alla conca di Vittorio Veneto dominata dal Monte Altare, alla Val Lapisina, ai laghi di Revine-Lago e al Col Visentin. Si può salire maggiormente lungo il crinale boscoso. Con tratti di sentiero molto ripidi e scivolosi, seguendo le indicazioni dell’Alta via dei Silenzi per arrivare alla Costa di Serravalle.

Della torre (Turris Nigra), si pensa di epoca romana, rimangono modesti resti infestati dalla vegetazione, gravemente danneggiati dal terremoto del 1873. Tornando al santuario, possiamo decidere di scendere lungo il sentiero a nord che porta alla chiesa di Santa Giustina, oppure si può decidere di percorrere il sentiero da dove siamo saliti, cambiando strada. Al primo tornante andiamo dritti e arriveremo a Sant’Andrea, la più antica chiesa di Vittorio Veneto, che vale la pena visitare. 

GIARDINO SEGRETO

IMG_20220726_170236
IMG_20170309_164141
IMG_20220726_170236
IMG_20170309_164141

Anche Serravalle ha il suo giardino non facilmente trovabile. Merita decisamente la vostra attenzione ed allora vi mostrerò dove potete trovarlo. Accanto al Museo Cenedese, in Piazza Flaminio, noterete un arco sulla sinistra (la  “Via Piai”). Seguitela in salita per circa 100 metri e troverete l’ingresso del Giardino Segreto sulla vostra destra.

Potete vedere Serravalle da un’altra prospettiva. 

A me piace ed a voi?

CENEDA

MONTE ALTARE ( 450 m) 

Una passeggiata facile, punteggiata da una breve e ripida salita finale su terreno ghiaioso per raggiungere la croce del Monte Altare. Per percorrere l’anello sono necessarie dalle due alle tre ore, compresa la visita all’esterno del castello di San Martino. La collina rocciosa del Monte Altare (450 m) racchiude ad ovest la valle del Meschio, su cui sorgono gli antichi centri di Serravalle e Ceneda. Nonostante la vicinanza all’importante centro di Vittorio Veneto, il colle di San Martino, con il suo famoso castello, e il colle di San Paolo sono molto interessanti. Dal punto di vista naturalistico e geologico; offrono inoltre interessanti punti di partenza per suggestive escursioni. Si può iniziare nei pressi della stazione ferroviaria e proseguire verso sud fino al caratteristico borgo di San Michele di Salsa. Salendo a sinistra della chiesa e seguendo una strada stretta, dopo alcuni tornanti, si raggiunge in breve tempo l’imponente castello del vescovo di Martino. È possibile salire al castello anche dal centro di Ceneda. Dopo aver visto gli edifici del castello e ammirato il paesaggio in direzione di Ceneda, si imbocca il sentiero (segnalato dal CAI) accanto al parcheggio, che parte subito a sinistra e, dopo alcuni tornanti, raggiunge una piccola strada sterrata. Più a sinistra si sale verso San Paolo. 

IMG_20170214_091536
IMG_20170214_091637

A destra, si scende dopo un breve tratto (dopo aver raggiunto un’altra stradina per San Paolo) nella piccola valle tra i due monti. A un nuovo bivio a sinistra, seguendo le indicazioni, si arriva al cancello di una casa alle pendici del Monte Altare. Sul lato destro del prato inizia un sentiero che porta alla croce. Finalmente possiamo ammirare da vicino la croce, che finora avevamo visto solo dal basso. La croce di Vittorio Veneto domina tutta la città, dandoci la sensazione che stia vegliando su di noi. Ad ovest ci sono numerosi sentieri. Dopo aver superato una sorgente, si può raggiungere una casa e scendere alla stazione, oppure proseguire lungo la collina (seguendo il sentiero Cai 1048).

Importanti lavori di ristrutturazione furono eseguiti dopo la Prima Guerra Mondiale e successivamente dopo il terremoto del 1936. Oggi l’edificio è la sede del vescovo della diocesi di Vittorio Veneto. Ospita anche diversi eventi per la spiritualità della zona. Dall’esterno è visibile una grande torre merlata. Nel cortile interno rinascimentale fa bella mostra di sé l’elegante palazzo quattrocentesco.

Dalla cima si gode di un bel panorama ed è un punto di partenza per percorsi di trekking.

Le prime notizie sul castello risalgono all’epoca longobarda. Nel 1199 il castello fu distrutto insieme alla città, dai Trevisani.

Nel corso del tempo, nel castello di Ceneda furono eletti numerosi vescovi. Nel 1410 gli ungheresi saccheggiarono e rasero al suolo la struttura. Fu dopo questo massacro che il vescovo Correr ricostruì il castello e la sua torre che è ancora visibile ai giorni d`oggi. Nel corso del XVI secolo acquistò particolare importanza con l’apertura di un seminario. Il maniero fu frequentato da numerosi artisti e letterati e questa importanza durò fino al XVIII secolo. Alla fine del XIX secolo, con la confisca di tutti i beni da parte del Regno d’Italia, anche questo edificio passò nelle mani del re Vittorio Emanuele II. Non trovando acquirenti, tornò alla Curia nel 1881. 

CASTELLO DI SAN MARTINO

PARCO PAPADOPOLI

Screenshot_2022_0726_192915
FB_IMG_1513232993020

La Villa Costantini Morosini Papadopoli-Aldobrandini di Vittorio Veneto, è situata a Ceneda. A pochi passi da Piazza Giovanni Paolo I, dove sorge il Duomo. Il parco Papadopoli che circonda la villa fu progettato da Antonio Caregaro Negrin. Nel corso dei secoli, la villa passò attraverso vari proprietari, fino all’acquisizione da parte del Comune. Durante la Prima Guerra Mondiale vi si trasferì la sede del Comando tedesco. Mentre nella Seconda Guerra Mondiale fu un ospedale militare. Se si vuole fare una passeggiata in un luogo verde ed ombreggiato, è il posto giusto per una piacevole oretta. Le numerose panchine accolgono i visitatori del parco per godere la splendida vista sul quartiere di Ceneda e sulla Pianura Padana.

I turisti che hanno un po’ di tempo a disposizione, non possono perdere l’occasione di percorrere a piedi o in bicicletta la pista ciclabile. Parte da Serravalle e si snoda per circa cinque chilometri lungo il fiume Meschio, raggiungendo l’estremità opposta della città, San Giacomo. L’occasione è quella di godere la vista di un paesaggio in cui natura e storia vanno di pari passo: fin dall’antichità, infatti, il fiume Meschio è stato di vitale importanza per la città. Lungo le sue sponde sono sorte vere e proprie botteghe artigiane, di cui ancora oggi si possono ammirare alcuni resti. Molti vigneti adornano le rive del Meschio e si può godere della vista del Monte Pizzoc e del Col Visentin. Tra andata e ritorno (da San Giacomo o da Serravalle) ci vorranno poco più di due ore a piedi.

PISTA CICLABILE

IMG_20180408_093042
Screenshot_20221022_154443 (1)
Torna in alto